INFARTO ROSSO

L'infarto è la necrosi di parte di un tessuto molle dell'organismo. Cervello cuore, milza, intestino, polmone e fegato possono essere colpiti da infarto quando per un motivo qualsiasi un'arteria viene ostruita e i tessuti non vengono più irrorati dal sangue e nutriti con ossigeno e altre sostanze necessarie. 

Alcuni tessuti hanno una circolazione terminale; ciò significa che se l'arteria che li irrora viene occlusa non c'è alcun modo in cui il sangue possa raggiungere l'organo colpito, questo assume allora un colore bianco e l'assenza di ossigeno lo conduce alla necrosi; in questo caso si parla di infarto bianco o anemico. 

Se invece l'organo è irrorato da una circolazione parallela, nonostante l'occlusione dell'arteria principale il tessuto può comunque irrorarsi, ma la quantità di sangue diviene eccessiva e parte del liquido ristagna nell'organo che assorbe l'ossigeno fin quando è presente e poi muore per ipossia. In questo caso il tessuto è di color rosso cupo e la patologia prende il nome di infarto rosso o emorragico. 

Perché un'arteria può occludersi e quando si presenta un infarto rosso? 
Sono principalmente 3 le cause di occlusione di un vaso sanguigno: 
la formazione in un'arteria più grande di un coagulo sanguigno che poi spostandosi va a chiudere un vaso più piccolo portando a casi di trombosi; 
il distacco all'interno dei vasi sanguigni di placche (chiamate emboli) che possono dare luogo a fenomeni di embolia; 
infine lo spasmo della parete muscolare dell'arteria, il quale può impedire il passaggio del sangue.

L'esistenza di una circolazione parallela non è l'unico fattore che può causare l'eccesso di sangue nel tessuto; infatti l'occlusione può essere anche venosa e questa evenienza induce il sangue a refluire all'indietro “ritornando” nei tessuti e “infarcendoli” di sangue (da cui il vero significato della parola “infarto” che viene dal latino e significa letteralmente “infarcito”). 

Come l'infarto bianco, anche l'infarto rosso prevede la formazione di una cicatrice a forma di cono che si origina dal vaso occluso per diramarsi verso la periferia dell'organo necrotico. Il tessuto cicatriziale che si viene a formare viene interpretato dall'organismo come qualcosa di esterno che può provocare quindi una più o meno leggera infiammazione da tenere sotto controllo.

Quali sono le conseguenze dell'infarto rosso?
L'infarto rosso può portare alla formazione di alcune cisti, infatti la necrosi che si viene a formare si dice colliquativa in quanto il tessuto, ammorbidito dal ristagno di sangue si presenta con una costituzione piuttosto molle; questo tessuto viene poi delimitato da una membrana connettiva che circonda il tessuto infartuato e che induce il riassorbimento della necrosi o appunto la formazione di cisti che, ad esempio, nell'infarto cerebrale vengono chiamate cisti apoplettiche.

Nel caso in cui sia il cervello ad essere colpito da infarto rosso cerebrale si registrano i classici esiti da ictus cognitivi motori e sensitivi, come la possibile emiplegia destra o sinistra ( a seconda dell'emisfero cerebrale colpito),  

Quali organi vengono colpiti dall'infarto rosso? 
Gli infarti rossi colpiscono principalmente polmoni, cervello, intestino e fegato e il soggetto colpito accusa solitamente un fortissimo dolore all'organo colpito, tale da doversi affidare al più presto al soccorso medico. Gli specialisti in seguito alle opportune radiografie (in particolare grazie alla arteriografia), possono diagnosticare la patologia e iniziare il trattamento più opportuno. Nei casi più gravi si tenta di liberare l'arteria occlusa e di eliminare il tessuto necrotico mediante un'operazione chirurgica, ma spesso al paziente vengono prescritti farmaci anticoagulanti e trombolitici che possano fluidificare il sangue e sciogliere l'eventuale trombo riportando la circolazione al normale funzionamento. 

Inutile dire che nella maggiorparte dei casi una buona prevenzione riduce molto il rischio di qualsiasi infarto. La circolazione sanguigna deve essere la migliore possibile e questo significa che fare attività fisica, cercare di mantenere la pressione arteriosa ai livelli opportuni cercando di evitare specialmente le situazioni di ipertensione e infine una dieta sana, povera di grassi animali e ricca di minerali e vitamine sono impegni necessari a cui ognuno dovrebbe dedicarsi quotidianamente. 

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